venerdì 30 novembre 2007

La pace nel dialogo tra le religioni

il testo è dedicato per la marcia della pace ad ardesio, settembre 2007

Assalamualaikum Wr. Wb. - Pace su di voi!
Mio padre è l’unico cattolico di una famiglia musulmana. Alla fine del ramadan, anche io da piccolo ho sempre partecipato alla festa dei miei parenti musulmani. È un momento di grande vicinanza, perché anche quelli che abitano lontano da casa per motivi di lavoro, di studio o per altri impegni, in quell'occasione tornano per far festa.
Mia mamma è l’unica cattolica in una famiglia protestante. Anche loro ogni anno partecipano alla festa di fine ramadan, perché gli anziani genitori sono anch'essi musulmani.
Io ho vissuto e sono cresciuto così, tra cattolici, protestanti e musulmani. Per noi, tutto questo è "normale".Fin da piccolo, la mia riflessione è stata questa: "Perché siamo diversi e rimaniamo in questa diversità di religioni?". Purtroppo le religioni sempre più spesso vengono descritte come causa di violenze e di guerre, specialmente dopo la tragedia dell’11 settembre. Paesi come Afghanistan e Iraq, Pakistan e Malesia e anche l'Indonesia, sono stigmatizzati come "culle" di terroristi, che minacciano la pace nel mondo.
Proprio questa è la sfida per tutti noi cristiani: con la testimonianza della nostra vita, presentare Gesù come il Costruttore della pace.
Ricordo le parole che un giorno mio nonno - che è musulmano - disse a mio papà che voleva diventare cristiano: “In pratica, ciò che conta è questo: fino a che punto la tua religione, qualunque essa sia, ti porta ad avvicinarti a Dio e a servire il tuo prossimo”. È così, proprio con questa convinzione profonda, nel 1965, mio padre è andato in chiesa - da solo - per essere battezzato.
Non serve la guerra per dimostrare quale religione del mondo sia la più vera, la più giusta, che porta l’uomo alla salvezza. La religione è uno strumento che aiuta le persone a raggiungere la salvezza, attraverso la fede, i sacri segni e la vita morale.
Guardiamoci intorno un attimo. Oggi, nel mondo globalizzato e secolarizzato, la maggior parte di noi non vive più in una società omogenea. I nostri vicini di casa non hanno la nostra stessa fede o cultura. Anche dentro la nostra casa, forse, le sensibilità sono diverse. Questa situazione ogni tanto fa crescere qualche tensione. Ma anche se le nostre religioni, culture e sensibilità sono differenti, tuttavia queste non sono "contro" Dio né contro di noi. Gesù ha detto, "chi non è contro di noi, è con noi". Allora anche noi possiamo ritenere che i musulmani, i buddhisti, gli hindu, i confuciani... non sono necessariamente contro Dio né contro di noi. Anche loro sono alla ricerca della pienezza della vita, anche se in diverso modo.
Anche l'Europa, che sta vedendo l’arrivo di tanti immigrati musulmani da diversi paesi del mondo, dovrebbe imparare questo dall'Asia: la capacità d’accoglienza che si fonda sul rispetto; che non appiccica etichette; che non cancella le identità. È davvero una bella sfida per noi cristiani! Posso affermare sulla mia pelle che se si accettano i musulmani come amici e fratelli, e si stabiliscono con loro buone relazioni, allora la fiducia germoglia e il dialogo cresce. Nel nostro mondo d’oggi, la missione principale che Gesù ci affida Gesù è "amare". E il dialogo è una questione di amore.
Concludo con questa sfida per tutti noi. Non lasciamoci ingannare da notizie e commenti che ci spingono a credere che siamo di fronte a una guerra tra le religioni. Cerchiamo di vivere nella tolleranza, con la convinzione che tutti noi in questo mondo siamo pellegrini, e che questa vita è solo una sosta per prendere fiato. Questa marcia di pace è un segno visibile della nostra solidarietà con i più deboli ed emarginati; con tutti coloro che non hanno più la forza neppure per difendersi.
Maria, Madre delle Grazie, che sei emigrata in Egitto per salvare il neonato Figlio di Dio, e sei tornata a Nazareth con Gesù e Giuseppe, dopo che la tempesta di Erode si era quietata; Vergine del dialogo, che hai conosciuto la violenza sul Figlio tuo adorato, porta il sereno nelle menti agitate e agitatrici dei seminatori di violenza; porta il sereno nell'animo di tutti i seguaci delle religioni nel mondo, affinché possiamo vivere la pace vera. Amen.

Assalamualaikum Wr.Wb. - Pace su di voi.

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